S.P.A.D. S.XIII


 Dati Kit
ModelloS.P.A.D. S.XIII
Produttore, scala
  
Eduard, scala 1/72, 56 pezzi
  
 Cenni storici
SoggettoCapitano Fulco Ruffo di Calabria
Forza, livrea91^ Squadriglia degli Assi - Aviazione del Regio Esercito
Luogo e periodoQuinto di Treviso, luglio 1918
Cenni storici
Lo SPAD S.XIII era un caccia monoposto biplano prodotto dalla francese Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés. Utilizzato durante la prima guerra mondiale, fu uno dei migliori velivoli del conflitto ed uno di quelli prodotti in maggior numero: 8 472 esemplari. Lo SPAD S.XIII era uno sviluppo del precedente S.VII, con un gran numero di modifiche, tra cui un timone ed ali di maggiori dimensioni. Il motore era il francospagnolo Hispano-Suiza 8Be 8 cilindri a V, con 223 CV (164 kW) che rendeva il velivolo più veloce del britannico Sopwith Camel e del tedesco Fokker D.VII, ma la sua minore maneggevolezza lo rendeva piuttosto ostico nelle mani di piloti inesperti, soprattutto in fase di atterraggio, quando tendeva a entrare in stallo in modo repentino. Era invece ottima la sua solidità come le sue doti di picchiata.
Il soggetto rappresenta il velivolo del Capitano Fulco Ruffo di Calabria (Asso con 20 vittorie), quando assunse il comando della 91^ Squadriglia alla morte di Francesco Baracca.

  
 Realizzazione
ProduzioneRealizzato da scatola con autocostruzioni (interni, decal)
ColorazioneColori acrilici ad aerografo e pennello, invecchiamento ad olio
Tempistiche20 giorni - Ottobre 2015
Ambientazione
  
Basetta realizzata con un CDrom e stampa su carta adesiva
  
 Note
Realizzato per la Campagna di ModellismoPiù "La nostra grande guerra" 2015
Le decal sono state autoprodotte

  
 Foto soggetto originale

 W.I.P. - La costruzione del modello

In un anno poco produttivo (modellisticamente parlando), provo a realizzare in un solo mese questo piccolo ma complesso biplano per la campagna di Modellismo Più "La nostra grande guerra". Ci terrei a concluderlo in tempo, non fosse altro per il fatto che il kit mi è stato regalato appositamente dall'amico AndRoby, che non sopporta di vedermi alle prese con kit Academy. Si tratta di un kit Eduard con ottime stampate e dettagli che non mi sarei mai aspettato per un velivolo così piccolo (ben 56 pezzi da montare).




Ho realizzato molto velocemente gli interni. Il kit è molto ben fatto e offre molti dettagli e una decina di decal per i tachimetri. Mi sono limitato ad aggiungere le cinture e la staffa sopra al sedile a cui queste sono agganciate. 

Completati gli interni e chiusa la fusoliera, purtroppo non si vede quasi nulla dell'interno. Sono bastati solo alcuni aggiustamenti, ma il kit si monta complessivamente bene, nonostante le misure veramente microscopiche dei pezzi.
Ho scattato queste foto un po' di corsa, appena chiusa la fusoliera e prima di iniziare a "pulire" e carteggiare il modello. Quindi è meglio guardare solo l'abitacolo, visto che il resto è ancora impresentabile.

Questa è una delle numerose prove a secco per la sistemazione dei montanti sull'ala inferiore.

Poi ho iniziato la colorazione delle superfici inferiori, facendo diverse prove per ottenere il famoso colore "Ecru" (ovvero giallo nocciola chiaro). Qui devo ringraziare la pazienza di AndRoby, che ho stressato in orari improponibili con foto "live" per ottenere la ambita omologazione delle prove colore.

Successivamente sono passato ai colori della bandiera sotto l'ala inferiore e alla mimetica superiore.

Questo è il velivolo lucidato per accogliere meglio le decal

A questo punto nel forum di Modellismo Più, AndRoby mi ha giustamente fatto notare che i montanti sul cofano dello SPAD XIII sono solo due e quindi ho dovuto tagliare quello a V rovesciata per poi aggiungere un ulteriore tirante.
Qui di seguito si vede l'aereo con le decal applicate e l'inizio di creazione dei tiranti con bava da 0,08 mm.

Ho impiegato parecchio tempo per ricreare la complessa struttura di tiranti di questo biplano (34 fili da 0,08 mm tra tiranti e cavi di comando). 

La fase successiva ha riguardato i dettagli e la grande incognita del montaggio dell'ala superiore a modello praticamente finito. Grazie anche alla qualità complessivamente alta del kit, in realtà non ho trovato grandi difficoltà: l'unico problema serio che ho dovuto affrontare è stato causato dal fatto che per dipingere i tiranti (prima di posizionare l'ala superiore) ho dovuto tenderli a caldo e questo ha leggermente deformato la posizione dei montanti, che avevo trovato dopo infinite prove a secco. Questo ha fatto sì che, al momento del montaggio dell'ala, alquni riscontri non combaciassero, costringendomi a rifare i tiranti troppo tesi.

I lavori si sono conclusi con il lavaggio a olio, con cui ho anche smorzato i toni delle decal, e con la finitura opaca delle superfici telate, lasciando più lucide quelle che erano in metallo.
La basetta è a dir poco minimalista, considerato che è realizzata con un CDrom su cui ho attaccato una stampa su carta adesiva.

Sono così riuscito a concludere il piccolo biplano in onore del Capitano Fulco Ruffo di Calabria e della 91^ Squadriglia degli Assi. Dopo aver impiegato 9 mesi per creare il Su-25, non credevo di poter riuscire nell'impresa di produrre un modello (piccolo ma con diverse insidie) in sole 3 settimane ... e invece eccolo qui.
Nel complesso sono soddisfatto del risultato e voglio ringraziare doppiamente AndRoby per avermi prima omaggiato del kit e per avermi poi supportato (e sopportato) tecnicamente con i consigli che mi hanno consentito di riprodurre un modello storicamente fedele.


© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino