Sukhoi Su-25K

 Dati Kit
ModelloSukhoi Su-25K “Žralok” (Squalo)
Produttore, scala
  
Zvezda, scala 1/72, 33 pezzi
  
 Cenni storici
SoggettoMat. 1002 - Special color "Shark mouth"
Forza, livrea32° zTL (tactical Air Force) dell'Aeronautica Militare Ceca
Luogo e periodoNamest nad Oslavou, Repubblica Ceca - 2000
Cenni storici
Il Sukhoi Su-25, "Frogfoot" in codice NATO e "Gratch" (corvo) nell'ambito del Patto di Varsavia, è un aereo monoposo, bireattore per l'attacco al suolo e il supporto ravvicinato. Sviluppato negli uffici di Mosca dell'OKB Sukhoi Il primo prototipo volò nel febbraio 1975 per poi entrare in produzione di serie nel 1978, negli stabilimenti di Tbilisi in Georgia. Tuttora utilizzato dalla moltissimi paesi, durante gli oltre 30 anni di servizio ha preso parte a molti conflitti, come in Afghanistan, Iraqi, Abkhazian, Macedonia, Georgia, Costa d'Avorio, Chad, Sudan e Ukraina.
Il soggetto del modello era in carico al 32° zTL (tactical Air Force) di base a Namest nad Oslavou, in Repubblica Ceca nel 2000. La livrea a squalo fu realizzata il 17/05/1995 e nel corso degli anni ha ricevuto dei ritocchi che hanno apportato alcune modifiche nella grafica del muso, tra cui dei bordi più netti. 
L'aereo è stato anche tra i protagonisti di alcuni Air Show, tra cui il CIAF - Czech International Air Fest del 2000 di Hradci Králové in Rebubblica Ceca, e della sua esibizione è disponibile in QUESTO video.
  
 Realizzazione
ProduzioneRealizzato da scatola con autocostruzioni (interni, decal) e seggiolino Pavla
ColorazioneColori acrilici ad aerografo e pennello, invecchiamento ad olio
TempisticheGennaio - luglio 2015 
Ambientazione
  
Basetta in plexiglas e ambientazione su sfondo con Photoshop
  
 Note
Realizzato per la Campagna di ModellismoPiù "Shark Mouth" 2015
Le decal sono state autoprodotte (elaborazione grafica e stampa)

  
 Foto soggetto originale

 W.I.P. - La costruzione del modello

La ricerca di in informazioni sul kit 1:72 mi ha portato a scoprire che il kit Zvezda 7227 (difficilmente reperibile sebbene ristampato anni fa anche da Italeri) dovrebbe essere attualmente il migliore per realizzare questo soggetto e ringrazio l'amico Thomas "Freedom80" per avermelo acquistato di persona in Ucraina.



Purtroppo mi sono subito imbattuto in un bel problema con gli interni, Perché quel poco che c'è nel kit Zvezda è di fatto inutilizzabile. Dei 4 elementi forniti con il kit (quelli a sinistra in plastica chiara) utilizzerò solamente la vasca e il cupolino. Il seggiolino K-36 a della Pavla, unico aftermarket che mi sono concesso in strappo alla mia regola di autocostruirmi tutto il possibile.

Per prima cosa ho dovuto aggiungere la paratia che sta dietro al sedile, con due rotaie che penso siano per li scorrimento del seggiolino verso l'alto.
Poi ho iniziato a pensare quale fosse il modo migliore per realizzare la strumentazione. Ho scelto di dipingere tutto con il classico colore verde-azzurro e di crearmi tutta la strumentazione al PC.



Dopo diverse prove di colore, ho stampato il risultato su carta da decal bianca.
Per realizzare il pannello strumenti frontale ho pensato di utilizzare dell'acetato trasparente, che è rigido, ma abbastanza fino da essere facilmente piegato ai lati come l'originale. Prima di attaccarlo al cupolino ho dovuto sagomare questo per ottenere la palpebra che sta sopra al pannello.
Il risultato non mi convince completamente, ma credo che una volta chiusa la fusoliera dovrebbe rendere abbastanza bene.


Chiusa la fusoliera, sono passato alla "sistemazione" dei motori, dato che anche in questo caso il kit non è proprio ineccepibile. Il primo passaggio è la riduzione dei fori di scarico, il cui finale è abbastanza inguardabile. Quindi mano al trapanino e via al delicato lavoro di assottigliamento dello scarico. Anche la parte anteriore dei motori ha richiesto un bel po' di lavoro di assottigliamento

Nelle prove a secco sembra che almeno gli incastri non richiedano molte stuccature e quindi a breve inizierò ad incollare tutto quanto per "dare finalmente forma" a questo Frogfoot.

Questo kit Zvezda è ritenuto il migliore nella scala 1:72, ma se questo è vero, immagino che gli altri siano da suicidio. Dopo le vicissitudini dovute al cockpit di fantasia, l'assemblaggio ha richiesto un po' di stucco, ma la sorpresa è arrivata nel momento in cui ho appoggiato il modello ed è saltato subito all'occhio che l'estremità di un'ala era 3-4 millimetri più bassa dell'altra!
Dopo la dovuta serie di imprecazioni in russo ortodosso, mi sono dovuto inventare un sistema "poco ortodosso" per applicare una forza sull'attacco dell'ala e contemporaneamente scaldare la giuntura con un phon. Mi ci è voluta più di mezz'ora di paura (di sciogliere la plastica), ma alla fine ho raggiunto il risultato sperato e ora la linea è corretta.

Anche se mancano molti dettagli, ho deciso di partire con la fase della colorazione, per rilassarmi un po' dopo le vicissitudini del montaggio. Quindi via con il preshading, che ho realizzato con del verde scuro sulle superfici superiori e con del blu scuro su quelle inferiori.

Ed ora la prima delle fasi successive: la colorazione delle superfici inferiori.
Il preshading sembra ancora evidente, ma dopo i passaggi di lucido e opaco trasparente dovrebbe attenuarsi. Nonostante la tinta dell'azzurro inferiore sia quella corretta, mi sembrava un po' troppo satura e allora ho anche desaturato un po' i pannelli.

Ho steso il primo dei 3 colori della complicata mimetica delle superfici superiori. Si tratta di un nocciola chiaro, che sarà seguito da due verdi di diversa tonalità.
Ecco come si presenta il kit, mentre mi attende il rognosissimo lavoro di preparazione delle maschere per gli altri colori.


Al momento di iniziare a dare il verdino chiaro, il colore di base più chiaro (un nocciola/beige/giallo non ben definito) si è rivelato decisamente troppo scuro rispetto alle foto del soggetto. Quindi tutto da rifare daccapo. Ma di sverniciare non se ne parla e ho deciso di ripartire nuovamente con il preshading sulla livrea preesistente.

Quindi sono ripartito con il colore più chiaro, questa volta scegliendo più opportunamente tra i gialli.

L'intoppo del colore errato mi ha convinto a fermarmi un attimo e pensare per bene i passaggi successivi, in modo da non incorrere in altri errori con relative perdite di tempo.

Innanzitutto ho deciso definitivamente la livrea da adottare, perché, studiando le foto, mi sono reso che è cambiata almeno 3 volte. I cambiamenti hanno riguardato principalmente la parte dello squalo, ma ha comportato anche alcuni ritocchi nella parte posteriore, dove è presente il codice "1002" del velivolo.
Quindi ho deciso di scegliere la versione più recente, che trovo più ordinata e piacevole soprattutto nella parte del muso: si tratta della livrea risistemata con cui l'aereo ha partecipato al "Czech International Air Fest" nel 2000 e di cui è disponibile una ripresa su YouTube.

Una volta decisa la livrea, si tratta di realizzarla nel modo più fedele possibile. Le superfici superiori hanno un complicatissimo schema a 3 colori con bordo netto, molto difficile da realizzare in 1:72 (almeno per le mie capacità). Innanzitutto mi sono procurato lo schema proposto da Eduard per lo stesso soggetto in 1:48, lo ho scalato in Corel Draw e ho apportato le modifiche necessarie a realizzare il soggetto nel 2000.
Poi ho provato a ricalcare le forme su nastro da carrozziere, ma quando è arrivato il momento di ritagliarlo ho capito che era impossibile non distruggere il nastro, perché il dettaglio è troppo complesso.
Un amico mi ha dato la dritta di utilizzare la carta, come fanno i professionisti dell'aerografia, perché questa risulta più facile da ritagliare con una forbicina. Nella foto si vedono a sinistra le mascherature da applicare sul 1° colore per dare il 2° e a destra quelle da applicare sul 2° colore per dare il 3° e ultimo verde scuro.

Ma restava il problema si come farla aderire al modello ed è qui che, in un momento di lucidità, mi sono ricordato di una vecchia bomboletta spray utilizzata per qualche lavoro ai tempi del liceo o dell'università. In pratica è una colla spray della 3M che, dopo averla spruzzata e atteso che si sia asciugata, diventa più o meno come la colla che si trova sui noti post-it. Ha un odore pestilenziale, ma diciamo che alla fine fa quello che promette, nonostante i 25 anni di età.

Ecco come si presenta il modello colorato con il 1° colore giallo/beige su cui sono attaccate le mascherature per stendere il 2° colore verde chiaro:

... il modello dopo l'applicazione del 2° colore verde chiaro

... e il modello con la seconda serie di mascherature, pronto per l'applicazione del 3° ed ultimo colore verde scuro

Ecco qui il lavoro finito, dopo le diverse mascherature. Dovrò fare qualche ritocco qua e là, ma sono abbastanza soddisfatto, considerato che questa livrea è molto complicata e presenta dei dettagli millimetrici.

Quindi ho proseguito i lavori per la realizzazione dello squalo, abbastanza complicato perché da realizzare a mano, nel senso che non si può ricorrere a decal se non per alcuni dettagli.
Anche in questo caso ho dovuto ricorrere alla mia tecnica della "carta adesivata", disegnando prima le forme dello squalo e ritagliando la carta per creare le mascherature.

La mascheratura e la verniciatura ad aerografo cono state molto complicate, soprattutto per il fatto che le superfici curve rendevano veramente difficile far aderire le mascherature alla superficie. Tutto questo mi ha reso praticamente impossibile effettuare foto nel corso della colorazione e me ne scuso.La livrea necessita ancora di alcuni ritocchi importanti nella parte superiore della livrea e del canopy, ma ci stiamo avvicinando al risultato. Penso comunque che l'aspetto cambierà molto una volta applicate le decal con le branchie, gli occhi, la bocca, eccetera.

Per completare le lunghe operazioni di mascheratura e verniciatura di questa complessa mimetica, mi sono dedicato ai serbatoi.
Ci sono alcune foto che mostrano questo soggetto con ben 4 serbatoi, appesi al primo e al terzo pod. Essendo essenzialmente un soggetto da show, immagino che venissero utilizzati per i lunghi spostamenti. Dato che nel kit Zvezda sono comprensibilmente offerti solo 2 serbatoi, l'amico Guido "Tapiro" mi ha gentilmente regalato i due serbatoi di un suo kit.

Tutti e quattro i serbatoi mostrano una livrea che riprende gli stessi colori dello squalo sul muso, ma solamente una coppia presenta occhi, bocca e branchie. Sull'altra coppia si intravvede solo la mimetica, mentre i dettagli neri sembra se ne siano già andati. Io ho deciso di farli tutti e quattro con la livrea originale, anche perché non ho intenzione di rovinare e desaturare eccessivamente nemmeno il resto. Infatti, non trattandosi di un aereo effettivamente "operativo", non mi sembra il caso di renderlo troppo vissuto.

Per la livrea dei serbatoi mi sono creato delle mascherature con semplice nastro da carrozziere.

Il risultato a fine verniciatura è questo:

Una volta applicate le decal (che mi sono disegnato e stampato in casa) e lucidato il tutto, ho montato i serbatoi sotto ai rispettivi pod.

Ecco come si presenta ora lo squalone, con i 4 fedeli compagni di viaggio

Gli ultimi lavori sullo “Žralok” (Squalo) hanno riguardato i ritocchi e l'aggiunta di alcuni dettagli, come i vari sensori.
Poi sono passato alla desaturazione, perché i colori erano decisamente troppo forti, sebbene io voglia rappresentare il soggetto nel 2000 con la livrea rinnovata da pochi mesi.

Ho effettuato quindi la desaturazione in due passaggi, uno con il verde chiaro mescolato con del grigio (diluiti al 90%) sulla mimetica e l'altro con del grigio chiaro per la parte dello squalo, dove ho provato a schiarire leggermente anche la superficie superiore del muso (effetto luce azimutale). Questi passaggi mi hanno dato soddisfazione, perché credo di essere riuscito a ottenere l'effetto di amalgamare meglio i colori.



In seguito ho provveduto al lavaggio con olio (un miscuglio di marrone e grigio scuro), per evidenziare (non troppo) le pannellature e qui devo dire che lo stampo Zvezda si presta bene.



Con il passaggio successivo ho opacizzato la parte mimetica, mentre sullo squalo ho passato un trasparente semilucido, per ottenere lo stesso effetto del soggetto reale, che ha le parti grigie lucide. per questi passaggi ho utilizzato il buon vecchio pennello.

Infine ho concluso sporcando un po' d'olio (nel senso vero del termine) le parti soggette a questo effetto.





Ho pensato molto a come agire nel passaggio della sporcatura ad olio e ho deciso di basarmi sulle foto. Dalle poche immagini in cui si vede il soggetto dall'alto non si notano particolari problemi di sporco sulle superfici superiori e, inoltre, io lo volevo riprodurre nel periodo successivo all'ultima versione della livrea, con lo squalo meglio definito rispetto alle due versioni precedenti.
Le cose cambiano invece per le superfici inferiori, perché in tutte le foto dal basso sembra che i Su-25  abbiano l'abitudine di sporcarsi molto con trafilature nella parte della fusoliera (molto meno sulle ali).
Quindi ho deciso di riprodurre questo effetto, calcando abbastanza la mano nella parte centrale inferiore e sporcando molto più leggermente le ali, come si vede dalle due foto seguenti.

Come sempre, le mie basette sono molto alla buona, create con una ex-targa in plexiglass riportata a miglior vita grazie alla stampa su carta adesiva di una porzione di pavimentazione tipica dei paesi del blocco sovietico.
Le foto sono fatte con luce artificiale, ma con impostazione personalizzata del bianco, in modo da restituire i colori nel modo più fedele possibile.

Ho provato ad ambientare il mio squaletto nel suo contesto naturale, che era del tutto simile a quanto si vede in questa foto dell'aeroporto dismesso di Hradčany, a Ralsko in Repubblica Ceca (foto © DM brothers).
A dire la verità, fare un foto-inserimento di un modello in scala 1:72 è un'impresa un po' ambiziosa, perché i dettagli sono ridotti rispetto alle scale maggiori e quindi è molto difficile ottenere un risultato realistico. Questo è quanto di meglio sono riuscito a creare.

Per chi fosse interessato alla procedura, si tratta di fotografare il modello con una prospettiva e un'illuminazione possibilmente simili a quelle della foto in cui si vuole inserire il soggetto.
Quindi si ritagliano dalla foto il modello e le sue ombre con un software di fotoritocco (in questo aiuta molto fotografare il modello su un fondale neutro). Una volta ridimensionata l'immagine del modello come quella della foto che lo ospiterà, si copia/incolla il soggetto ritagliato e lo si posiziona nella foto (su un livello diverso). In questo caso ho voluto anche sostituire il cielo con uno in cui si vede un'altra coppia di Su-25.

Con questo posso considerare conclusi i lunghi lavori su questo kit, che per varie ragioni mi ha tenuto occupato per quasi 10 mesi. Ma mi sono divertito a sperimentare nuove tecniche e alla fine il risultato mi soddisfa.

Breve aggiornamento di questa pagina, in seguito alla festa tenutasi al ModelGame 2015 di Bologna, dove ogni anno si tiene il raduno di Modellismo Più e si concludono le Campagne con le cerimonie di premiazione. Ebbene, il Su-25 "Squalo" è risultato vincitore della campagna "Shark Mouth" alle cui votazioni nazionali hanno partecipato 40 modelli di ogni genere.
Una bella soddisfazione per questo risultato inaspettato e per la premiazione con la "Sharky Cup" consegnatami nientepopodimeno che dall'amico Fabio D'Inzeo, webmaster di Modellismo Più.


© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino